La vendita di The Weinstein Company agli investitori Ron Burkle e Maria Contreras-Sweet sembrava cosa ormai fatta, ma l’accordo da mezzo miliardo di dollari è andato in fumo, cosicché la compagnia sarebbe pronta a dichiarare bancarotta.
Il motivo della mancata cessione sarebbe imputabile alla mancata iniezione di liquidità da parte degli investitori per salvare la compagnia, ma che l’accordo non si sarebbe fatto era presumibile ancora qualche settimana fa quando il procuratore generale di New York Eric Schneiderman accusò la compagnia di aver permesso a Harvey Weinstein di perpetrare abusi sessuali completamente indisturbato.
Mercoledì scorso, Schneiderman ha incontrato gli investitori Burkle e Contreras-Sweet insieme ai rappresentanti di The Weinstein Company per cercare un accordo che potesse soddisfare anche lui, ma evidentemente la situazione – già delicata – è crollata definitivamente.
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