Tim Burton ritirerà un premio alla carriera ai David di Donatello

Il regista Tim Burton sarà prossimamente protagonista nelle sale con Dumbo, ma prima ancora lo sarà sul palco dei David di Donatello.

Attraverso un comunicato ufficiale appena diramato, è noto che Tim Burton sarà chiamato a ritirare un premio alla carriera durante la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, il 27 marzo prossimo.

Ecco cosa rivela il comunicato.


Il Comunicato


ACCADEMIA DEL CINEMA ITALIANO – PREMI DAVID DI DONATELLO

A Tim Burton il Premio alla Carriera – David for Cinematic Excellence 2019

Tim Burton riceverà il Premio alla Carriera – David for Cinematic Excellence 2019 nel corso della 64a edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo. Il riconoscimento sarà consegnato mercoledì 27 marzo nell’ambito della cerimonia di premiazione, in diretta in prima serata su RAI 1 condotta da Carlo Conti.

Il nuovo e atteso lungometraggio del cineasta statunitense, Dumbo, rivisitazione in chiave live-action dell’amato classico d’animazione Disney, sarà nelle sale italiane dal 28 marzo distribuito da The Walt Disney Company Italia.

“È un grandissimo onore per noi consegnare il Premio alla Carriera a Tim Burton – ha detto Piera Detassis –  celebrando così la sua straordinaria energia creativa e il talento multiforme espresso in tanti capolavori come Edward mani di forbiceEd WoodIl mistero di Sleepy HollowLa fabbrica di cioccolatoLa sposa cadavere, per citarne solo alcuni. Burton è certamente uno dei grandi innovatori della storia del cinema e la sua opera è la visionaria prosecuzione di una grande tradizione culturale che parte da Edgar Allan Poe, attraversa l’espressionismo e il surrealismo, l’illustrazione e il fumetto, per arrivare fino all’arte digitale: il risultato è una sintesi personale di profonda poesia in cui emerge, con malinconica ironia, il racconto di figure e temi attualissimi, su tutti la paura dell’altro, e insieme l’empatia con il diverso, il ‘mostro’, la difficoltà e la necessità di trovare una conciliazione con gli esclusi e gli incompresi”.




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