Torna dal 20 al 29 gennaio il Trieste Film Festival, primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale, giunto quest’anno alla 28. edizione, diretta da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo.
Ad aprire il festival sarà, venerdì 20 gennaio, l’anteprima fuori concorso di THE TEACHER, il nuovo film di Jan Hřebejk (autore candidato all’Oscar per il miglior film straniero nel 2000 con Divided We Fall), prossimamente in uscita nelle sale italiane distribuito da Satine Film. La chiusura sarà invece affidata all’ultimo film di Emir Kusturica, ON THE MILKY ROAD (in concorso a Venezia 73): una storia d’amore “bigger than life”, sullo sfondo di una non meglio precisata guerra civile (che non può non far pensare, però, al conflitto jugoslavo), interpretata dallo stesso Kusturica e da Monica Bellucci.
Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari: a decretare i vincitori, ancora una volta, sarà il pubblico del festival.
Dieci i film, tutti in anteprima italiana, che compongono il “Concorso internazionale lungometraggi”. Altri cinque, oltre ai citati The Teacher e On the Milky Road, i lungometraggi fuori concorso selezionati come “Eventi Speciali” di questa edizione: a cominciare dall’omaggio postumo a un autore, Andrzej Wajda, cui il Festival ha sempre guardato non soltanto con attenzione ma con autentica devozione. Il suo AFTERIMAGE è l’ultimo regalo di un gigante del cinema ma anche di uno straordinario testimone della storia europea del XX secolo. Il “Concorso internazionale Documentari” propone undici titoli, tutti in anteprima italiana. Sono 18, invece, i cortometraggi in concorso per il Premio TsFF Corti.
Con le “Sorprese di genere”, anche quest’anno, si va alla scoperta del cinema più “popolare”, che si confronta col grande pubblico (e con i codici, appunto, dei generi cinematografici: quest’anno in particolare la commedia, in molte delle sue declinazioni). Molto attesa è la masterclass che vedrà protagonista il documentarista russo Vitalij Manskij, vincitore lo scorso anno del premio come miglior documentario per Under the Sun e quest’anno al centro di un omaggio in 8 film che attraversa la sua vasta filmografia.
Confermata anche quest’anno la formula del Premio Corso Salani, che presenta quattro film italiani completati nel corso del 2016 e ancora in attesa di distribuzione: la dotazione del Premio (2mila euro) va intesa quindi come incentivo alla diffusione nelle sale del film vincitore. Immutato il profilo della selezione: opere indipendenti, non inquadrabili facilmente in generi o formati e per questo innovative, nello spirito del cinema di Salani.
Per ulteriori informazioni: www.triestefilmfestival.it
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