Ultraman Rising è il nuovo film d’animazione targato Netflix ispirato al celebre franchise “Ultra“. Questa è la nostra recensione.
Strafottente e altezzoso. Così può essere definito Ken Sato (Flavio Aquilone nell’adattamento italiano), giocatore di Baseball e volto segreto dell’eroe “Ultraman” che, dopo aver fatto fortuna negli USA decide di tornare in Giappone per giocare con i Giants. Al suo arrivo si comporta da prima donna, com’è abituato a fare da tempo, ciononostante l’incontro con un cucciolo di Kaiju lo porta rivedere le proprie priorità e le proprie responsabilità nel vestire i “panni” dell’eroe del popolo.
Ultraman Rising: il commento
Ultraman Rising è un film divertente, ingenuo e godibile. Sotto certi aspetti reinventa il franchise a cui si ispira ma senza rinnegarlo, anzi quasi celebrando appieno i 50 anni di storia che lo accompagnano. Le origini del protagonista qui vengono soltanto accennate e, man mano che si guarda la pellicola, si delinea l’intento del regista, ovvero quello di fare un film sul rapporto padre-figlio ma non legandolo necessariamente alle due figure di “Ultraman”, ma più che altro al rapporto tra l’eroe ed il piccolo “mostriciattolo”, lanciando un messaggio di accettazione globale ed universale che ben si sposa con le celebrazioni legate al mese LGBTQ+.
Per quanto raccontato come una favola con momenti drammatici ed intensi, a nostro avviso Ultraman Rising ha il potere di lasciare lo spettatore legato ad un messaggio positivo e di speranza, anche quando le cose talvolta sembrano precipitare rovinosamente. A tal proposito, la durata di due ore risulta necessaria a raccontare in modo lineare la storia di Kenji Sato e della piccola Kaiju, evitando così di cadere nei più classici buchi di narrazione.
Ultraman Rising non cerca di inviare al pubblico nessun manifesto o messaggio unilaterale, ma prova con semplicità a celebrare un personaggio che, per molto tempo, è stato raccontato come l’uccisore dei Kaiju ma che in realtà cerca di riportare equilibrio nel nostro mondo cercando una soluzione pacifica all’eterno conflitto con i mostri dell’immaginario nipponico e gli esseri umani.
Shannon Tindle, da grande character designer di molti prodotti di successo, tra cui “Samurai Jack“, “Coraline” e “Curioso come George“, sfrutta il suo bagaglio tecnico per dare al suo esordio alla regia stile e carattere. Il suo è di fatto uno stile molto fumettistico che riesce a dare movimento alle scene d’azione puntando su dei fermi immagine in stile manga molto ben fatti e gradevoli, e che diciamocela tutta, sembra prendere anche spunto da quello “Spider-Man: Un Nuovo Universo” da tutti considerato un capolavoro dell’animazione.
Ultraman Rising è attualmente disponibile sul catalogo di Netflix.
Ultraman Rising: recensione dell'anime su Netflix
Regista: Shannon Tindle
Data di creazione: 2024-06-18 09:37
3.5
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