un altro ferragosto, la recensione del film

Un altro ferragosto, dopo quasi 30 anni Virzì torna a raccontare l’Italia

Dal 1996, anno d’uscita di Ferie d’agosto, al 2024 sono trascorsi quasi trent’anni e Paolo Virzì torna sull’isola di Ventotene per raccontare le vicende delle famiglie Mazzalupi e Molino in Un altro ferragosto; da oggi al cinema distribuito da 01 Distribution.

Un altro ferragosto è un film scritto da Francesco Bruni, Carlo Virzì e Paolo Virzì che, a distanza di anni tornano a raccontare i dissapori e gli ideali opposti di due famiglie che rappresentano lo spaccato di un’Italia contemporanea.

Un altro ferragosto: il trailer delle bizzarre avventure dei Molino e Mazzalupi

Un altro ferragosto: trama

In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta.

Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico.

Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.

un altro ferragosto commento

Una delle qualità del cinema di Paolo Virzì è la fotografia che fa della società italiana che rappresenta nei suoi racconti. Nel 1996 con Ferie d’agosto attraverso le vicende di due famiglie assolutamente diverse delinea i cambiamenti in corso della società di quegli anni: da un lato chi continuava a seguire gli echi di una variegata e disgregata sinistra e dall’altro chi inizia a seguire l’ascesa del berlusconismo.

Con Un altro ferragosto il team di scrittura (Bruni e Virzì C. e P.) vogliono riportare gli spettatori a rivivere la popolana festa sull’isola di Ventotene, un’isola che è cambiata come sono cambiati i Molino e i Mazzalupi che riapprodano con tutta la nostalgia e le perdite di 30 anni prima e carichi a vivere il cambiamento del presente.

Ventotene è sempre stata per le famiglie Mazzalupi e Molino il luogo dove trascorrere le loro vacanze in famiglia, e nel corso degli anni la famiglia è cambiata tra chi è morto e chi si è aggiunto con il desiderio di allargare la famiglia.

Sabry Mazzalupo sta per compiere il grande passo con Cesare. Da ragazzina impacciata è diventata una web influencer osannata, ogni sua diretta è seguitissima dai suoi followers e il suo matrimonio sull’isola è l’evento dell’anno, sono tutti entusiasti tranne sua zia Marisa, poco convinta del sincero amore tra i prossimi sposi.

I Molino, invece tornano sull’isola per trascorrere insieme l’ultima estate di Sandro che continua ad essere fermamente combattivo nel difendere i propri ideali. Trattiene al suo fianco il nipote Tito per battere a computer una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea per la salvaguardia di reperti storici dell’isola da preservare.

Un altro ferragosto ci mostra la diversità di due famiglie, tra chi insegue e difende la storia e chi la ignora per poter diventare a sua volta protagonista di una favola artificiosa. Conservatori vs Creativi digitali. Attraverso i dissapori tra questi due schieramenti di umanità Virzì rappresenta la nostra società con un linguaggio brillante degno da manuale universitario della commedia all’italiana.

Virzì non si erge da giudice, bensì osserva come l’essere umano pur attraverso il suo cambiamento non riesca ancora a trovare la chiave della felicità e si trascina in un perpetuo senso di malinconia e nostalgia struggente. Si indigna e incendia come l’ottimo Silvio Orlando nei panni di Sandro Molino che combatte con veemenza le sue battaglie ideologiche ma non riesce a vedere e apprezzare gli affetti più vicini come il figlio Altiero e sua moglie Cecilia. Ma allo stesso tempo naviga a viso aperto nella propria malinconia illudendosi che finalmente sia arrivato il principe a portare in salvo la principessa triste.

Un altro ferragosto parla di noi da ogni angolatura, e poi ce lo riflette come in uno specchio con le parole di Emanuela Fanelli che, da personaggio di contorno e muto, racchiude tutta la verità.

I film corali non sono facili da gestire, eppure in Un altro ferragosto ogni personaggio ha una sua storia ben scritta e sviluppata. Ognuno può scegliere da chi sentirsi rappresentato se l’arrivista omofobo, la ragazzina goffa che diventa una celebrità del web, il figlio diventato milionario poco apprezzato dal padre intellettuale, il ciarlatano che rischia di essere internato, l’ex idealista che l’unica cosa che sa fare è lottare per una storia passata.

Un altro ferragosto fa sorridere e anche riflettere su quello che siamo, e sopratutto lasciandoci con l’interrogativo se davvero siamo tutti infelici.

Un altro ferragosto è un film diretto da Paolo Virzì con Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli, Paola Tiziana Cruciani, Anna Ferraioli Ravel, Andrea Carpenzano e Christian De Sica. Al cinema da giovedì 7 marzo, distribuito da 01 Distribution.

Un altro ferragosto
un altro ferragosto molino scaled

Regista: Paolo Virzì

Data di creazione: 2024-03-08 09:40


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