Uncharted film recensione commento

Uncharted: recensione del film con Tom Holland

Abbiamo visto Uncharted, film che adatta al cinema la saga videoludica targata Naughty Dog. La regia è di Ruben Fleischer, nel cast Tom Holland e Mark Wahlberg. Questa è la recensione.

Uncharted è una saga videodulica nata nel 2007, sviluppata da da Naughty Dog per Sony Computer Entertainment. Al centro della trama dei giochi Nathan Drake, presunto discendente dell’esploratore Sir Francis Drake, il quale con l’aiuto del suo amico Victor Sullivan “Sully” e della giornalista Elena Fisher si ritrova spesso in avventure straordinarie, tra luoghi inesplorati, leggende e nemici da battere sul tempo. Nel film il protagonista ha il volto di Tom Holland (Spider-Man: No Way Home), mentre Sully quello di Mark Wahlberg, quest’ultimo per anni a bordo del progetto come produttore e probabile interprete principale. La trama dell’adattamento si prefigge come una sorta di storia alle origini del mito di Nathan Drake.

IL FILM

Tra gli adattamenti da videogame più ardui di sempre, Uncharted è finalmente approdato sul grande schermo, e lo ha fatto cercando di far dimenticare la sfilza incredibile di attori e registi che negli anni sono saliti e scesi da quello che molti hanno considerato, purtroppo, un fallimento annunciato. Ma siamo davvero certi che certe previsioni così pessimistiche siano davvero state mantenute?

Partiamo dal presupposto che Hollywood ha più volte dimostrato di non essere in grado, nonostante le enormi risorse, di poter offrire film di qualità tratti dallo sconfinato universo dei videogames. Questo “nuovo genere cinematografico”, di fatto, ha dato prova negli anni di essere solo in grado di intrattenere, senza però mai convincere appieno la critica, ma soprattutto quel pubblico a cui certi prodotti sono destinati, ovvero i cosiddetti players.

Adattare Uncharted di certo non dev’essere stata una passeggiata, parliamo di una delle saghe videoludiche più apprezzate di sempre. Un gioco che ha venduto milioni di copie, facendo dell’interattività uno dei suoi cavalli di battaglia, puntando tra l’altro sul fascino di un protagonista senza tempo, su trame straordinariamente curate e personaggi ben caratterizzati.

Fatta questa piccola ma dovuta premessa, siamo certi di non offendere la suscettibilità di nessuno asserendo che l’adattamento di Ruben Fleischer va in controtendenza rispetto ai suoi più celebri predecessori, ed offre, anche se in parte, un giusto mix tra intrattenimento e contenuti potenzialmente utili a dare il via ad una saga longeva, ma soprattutto appassionante. Ovviamente non è tutto oro quel che luccica…

REGIA E SCENEGGIATURA

La regia di Ruben Fleischer si è dimostrata abile nel bilanciare il bisogno di fare intrattenimento puro da sala col dare un’impronta chiara e distinta, maggiormente destinata ad un pubblico più giovane. L’intento della Sony è ovviamente dare vita ad un nuovo franchise, ed è per questo che l’Uncharted di Fleischer non disdegna un certo tono scanzonato, con personaggi ammiccanti, ed una trama capace di attrarre anche chi è completamente all’oscuro delle avventure di Nathan Drake su console. Di certo non tutte le scelte del regista possono essere condivise, ma senza alcun dubbio ci si trova dinanzi ad un prodotto che svolge appieno il proprio compito, e perlopiù senza particolari sforzi.

Dal punto di vista sceneggiativo, invece, qualcosa non quadra. Uncharted è sospinto da un ritmo serrato, forse fin troppo, e ciò costringe la regia a fare delle scelte talvolta difficili. Non c’è tempo per soffermarsi sul passato del nostro Nathan che subito ci si ritrova in una nuova scazzottata, un nuovo inseguimento o una ennesima sparatoria. Non convince neppure la caratterizzazione dei personaggi secondari, spesso bidimensionali, quasi come se si trattasse di pedine inutili di una scacchiera.

CAST ED ASPETTO TECNICO

Tom Holland è oramai uno degli attori più amati ed apprezzati dal pubblico, questo è fuori da ogni discussione, ma talvolta esistono ruoli che esulano dal bagaglio artistico. La caratterizzazione di Nathan Drake, come anticipato, può risultare deficitaria, e questo pesa non poco sulla prova offerta dal pur bravo Holland. L’attore prova con la sua fisicità a colmare certe lacune del personaggio, ma lo sforzo è spesso vanificato dal fatto che la saga videoludica ha proprio nel suo protagonista il perno principale. Peccato.

Mark Wahlberg rappresenta un’ottima spalla per Holland, il suo Sully è spesso al centro dell’azione, e questo non può che essere un bene per la pellicola vista la buona presenza scenica dell’attore. Ironicamente Wahlberg in passato era in procinto di interpretare proprio Drake, ma evidentemente il futuro per lui aveva in mente un ruolo da chioccia. Nel cast è presente anche un Antonio Banderas davvero sprecato, e la giovanissima Sophia Ali, lei brava nel dare volto al personaggio di Chloe.

Esteticamente Uncharted non può che prendersi gli onori della cronaca. Gli effetti visivi sono ben congegnati, finendo spesso per diventare parte integrante del film, se non addirittura motore portante. Celebre la sequenza in aereo, splendidamente adattata dal terzo capitolo della saga videoludica “Uncharted 3: L’inganno di Drake“. Le musiche scelte per la colonna sonora rappresentano un continuo omaggio ai gamers, così come alcuni degli enigmi ideati dagli autori.

CONCLUSIONE

A nostro avviso, l’Uncharted di Fleischer assolve appieno ai propri obblighi: offre al pubblico intrattenimento, ed allo stesso tempo voglia di continuare ad assistere a nuove avventure in futuro. Non salverà da solo le sorti del genere “MovieGame”, ma senza dubbio si fa apprezzare.

Il futuro del franchise? Tutto dipenderà dagli incassi che Uncharted riuscirà a totalizzare nelle prossime settimane… PS: attenzione alle due sequenze post-credits.


Uncharted
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Regista: Ruben Fleischer

Data di creazione: 2022-02-19 01:54

Valutazione dell'editor
3

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