Viviland film recensione

Vivilandia: recensione del nuovo corto di Federico Del Buono

Torna la rubrica Indie Movie Stars, e per l’occasione vi parliamo oggi di Vivilandia, il nuovo corto del regista Federico Del Buono. La recensione.

Dopo il successo di critica ottenuto con Il muro tra di noi, il regista torna con un nuovo corto, questa volta autoprodotto, ma di un’intensità tale da riuscire a commuovere lo spettatore con situazioni e tematiche legate ad una malattia piuttosto sconosciuta, la fibrosi cistica

Vivilandia, questo il titolo dello short movie, è la storia di due persone e di due mondi che si incontrano e che, nonostante, un imbarazzo iniziale riescono ad instaurare un rapporto, prima di collaborazione e poi di amicizia. Lorenzo (Riccardo Sarti) è l’infermiere che si dovrà occupare della “Signora Vivio”, ovvero di Veronica (Vanessa Montanari) una ragazza afflitta da fibrosi cistica.

Il rapporto tra i due protagonisti è il fulcro su cui si basa il racconto del regista ed è anche lo spunto per poter parlare di accettazione di malattie ed eventi che, nonostante gli sforzi compiuti per contrastarli, arrivano e distruggono il mondo e le certezze di chi viene impattato.

La protagonista cerca rifugio in un luogo della casa, Vivilandia, che non è solo un posto in cui chiudersi e fuggire dal mondo che la circonda, ma è anche l’unico modo in cui riesce ad accertarsi e a guardarsi dentro senza filtri, vivendo i propri sentimenti e le proprie paure.

Vivilandia, luogo “sacro”, è custodita gelosamente dalla protagonista e Lorenzo dovrà conquistare la fiducia della propria assistita per potervi accedere, simboleggiando le barriere mentali – dovute alla malattia – che la ragazza ha costruito intorno a sé.

Del Buono dirige con cura e mostra di avere ottime qualità artistiche, del resto anche se si tratta di corti, i suoi prodotti sono sempre perfetti sia da un punto di vista tecnico che espressivo con una maniacale attenzione ai particolari. La fotografia, come negli altri lavori di Federico Del Buono è affidata a Kalu ed il risultato è di alto livello, per la tipologia di prodotto.

Buona la prova dei due protagonisti, con il debuttante Riccardo Sarti a proprio agio nel ruolo e Vanessa Montanari maturata rispetto a Il muro tra di noi, anche se in alcuni momenti si nota una certa forzatura nella caratterizzazione di Veronica.


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