Ieri è andato in scena l’episodio conclusivo di WandaVision, la serie Marvel Studios distribuita attraverso Disney+. Questa è la recensione della serie completa.
La serie è stata creata da Jac Schaeffer, con la supervisione del CEO di Marvel Studios “Kevin Feige“, e la regia di Matt Shakman. Nel cast spazio Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff) e Paul Bettany (Visione), con loro anche altri volti più o meno noti dell’universo Marvel come Teyonah Parris, Kat Dennings e Randall Park.
WandaVision è il primo esperimento seriale del franchise noto come Marvel Cinematic Universe, il secondo sarà The Falcon and The Winter Soldier dal 19 marzo. Al centro della trama la storia d’amore tra Wanda Maximoff e Visione, mostrata attraverso una sorta di soap opera.
Accolta da una profonda aura di scetticismo, la serie WandaVision ha chiuso i battenti nella giornata di ieri, divedendo però i fan, tra chi ha apprezzato lo spettacolo proposto, e chi di certo si aspettava ben altro.
L’universo cinematografico Marvel è in piena espansione, questa è una considerazione da fare assolutamente: il famoso MultiVerso sdoganato da tempo è oramai uno degli obiettivi che Kevin Feige ed il resto della “cricca marvelliana” si sono posti per il dopo-Thanos, a tal proposito la realizzazione di una serie come WandaVision non può che incastrarsi alla perfezione in questo nuovo percorso narrativo.
Il processo creativo messo in atto dalla showrunner Jac Schaeffer è per così dire unico: nessun prodotto dell’universo Marvel fino ad oggi aveva osato così tanto, ed è per questo che il risultato finale va apprezzato a prescindere. Tralasciando la prima impressione, assolutamente fuori dai normali canoni con cui gli appassionati di genere sono cresciuti negli ultimi anni, WandaVision regala qualche risata, crea curiosità, ma soprattutto presenta al pubblico un nuovo modo di empatizzare con i propri beniamini.
Man mano che gli episodi vanno avanti, infatti, vengono introdotti sempre nuovi elementi utili, non solo a scoprire la verità sulla realtà alternativa vissuta dalla coppia formata da Wanda Maximoff e Visione, ma anche a familiarizzare con un constesto narrativo del tutto nuovo, fatto di magia, mistero e forze sconosciute capaci di alterare la normale percezione dei fatti narrati.
La regia di Matt Shakman si dimostra capace di sapersi adattare al mutare delle ambientazioni storiche apprezzate nel corso dei singoli episodi. Il deccorrere degli eventi viaggia su binari differenti: il primo lento, compassato e ben celato sotto un pesante alone di mistero, il secondo maggiormente legato alla spettacolarità, accompagnato spesso dall’introduzione di nuovi personaggi e fattori scatenanti. Il finale di stagione è inoltre frenetico, e quindi più in linea con le aspettative dei fan… o meglio di una buona parte di questi. A tal proposito, la sceneggiatura di WandaVision fà dei riferimenti solo lontamente casuali, dei cammei “più o meno attesi” e degli indizi celati nel corso degli episodi il proprio cavallo di battaglia.
La fotografia segue di pari passo il decorrere degli eventi, e quindi lo scorrere del tempo e delle ambientazioni differenti che si possono apprezzare nel corso della serie. Ai colori monocratici dei primi episodi, infatti, si contrappongono le luci e le tinte forti degli ultimi, proprio come a voler sottolineare il crollo delle certezze di Wanda, e l’evoluzione caratteriale del personaggio. Così come la fotografia, anche i costumi, i trucchi e le scenegrafie sono ben miscelate.
Paul Bettany ed Elizabeth Olsen, infine, rappresentano la spina dorsale della serie WandaVision: una comicità innata ed il carisma spingono, difatti, le prove dei due attori verso cime fino ad oggi inesplorate e, a tal proposito, la loro presenza nel Marvel Cinematic Universe potrebbe a questo punto ottenere maggior peso. Le sorprese dal punto di vista della recitazione arrivano soprattutto dalle prove di Kathryn Hahn e Teyonah Parris, entrambe capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico in più occasioni.
WandaVision non avrà una seconda stagione, ma farà da apripista agli eventi narrati nel prossimo futuro da Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
WandaVision
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