Vi proponiamo la recensione di ZeroZeroZero, la serie tv in onda su Sky Atlantic, co-prodotta con Amazon Studios e Canal+.
Ispirata all’omonimo romanzo-inchiesta di Roberto Saviano, “ZeroZeroZero” è una serie tv, fino ad ora composta da otto episodi, diretta da Stefano Sollima (già regista di “Sicario: Day of the Soldado” e tra gli artefici del successo televisivo di “Gomorra – La serie”) e da Janus Metz e Pablo Trapero.
L’opera rappresenta una delle più ambiziose co-produzioni italo-statunitensi, a cui a dire il vero si aggiunge anche la Francia, degli ultimi anni ed è, secondo il parere di chi scrive, una delle migliori serie action-thriller mai apparse sul piccolo schermo.
ZeroZeroZero racconta, ovviamente attraverso una narrazione romanzata, le dinamiche del mercato illegale di cocaina dal produttore fino al rivenditore, passando per i trasportatori. I personaggi sono geograficamente molto distanti tra loro (le ambientazioni principali sono Messico, Calabria, Stati Uniti e Africa del Nord) ma le loro vite si intrecciano in un groviglio di violenza, doppi giochi e potere, tutto al fine di ottenere il massimo profitto attraverso il mercato redditizio ma tremendo della cocaina.
La serie si distingue non solo per una perizia tecnica davvero notevole, ma soprattutto per una verosimiglianza negli avvenimenti e per un’accuratezza nella ricostruzione delle dinamiche dei diversi gruppi sociali di appartenenza dei protagonisti e delle dinamiche che li governano. Nella Calabria rurale e d’altri tempi, infatti, assistiamo a legami di sangue, a forti superstizioni religiose, a modi di fare di un certo tipo. Nel Messico dei Narcos troviamo, al contrario, un mondo in cui la violenza e la miseria la fanno, forse, ancor più da padrone, mentre, nelle vicende dei mediatori americani troviamo ancora un universo diverso.
È proprio questa diversificazione, acuita anche dalla varietà linguistica della serie (ben sette le lingue in cui parlano i personaggi), e, ovviamente, nella sua rappresentazione, che ZeroZeroZero trova il suo punto di forza principale.
Gli attori, tutti in parte, danno volto a personaggi che si muovono come spiriti in un mondo crudo e spietato, caratterizzato da tradimenti, omicidi e azioni prive di ogni scrupolo. Una serie ricca di colpi di scena che, difficilmente, potrà annoiare anche gli spettatori meno predisposti.
Non ci resta che aspettare una, eventuale, seconda stagione.
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